Dionisios Solomòs nasce a Zacinto nel 1798 e dall’età di dieci anni fino ai venti vive in Italia, a Cremona, Venezia, Pavia. La sua lingua e la sua formazione è quindi italiana.
Tornato in
patria studia assiduamente per riconquistare la sua lingua madre. Il suo lavoro
assiduo e meticoloso lo rende oggi uno dei più grandi, se non il più grande poeta
in lingua greca moderna
Il suo Inno
alla libertà (1824), musicato dal Manzaros, è diventato l'inno
nazionale ellenico.
Attraverso le parole e immagini di Theo Angelopoulos, nel film: L’eternità e un giorno, avrete modo di conoscere qualcosa in più sulla storia e la personalità di questo grande poeta.
Solomòs: «Ho
preso la mia decisione parto per la Grecia, non posso più rimanere qui, dopo
tanti secoli i greci prendono le armi un poeta cosa può fare, cantare la
rivoluzione, piangere i morti invocare
il volto perduto della libertà».
Il giorno dopo, con
una nave da Venezia tornò in Grecia, a Zacinto nella sua isola.
Ritrovò i volti,
i colori, gli odori, la sua casa ma non conosceva la sua lingua.
Voleva
raccontare a tutti quello che stava succedendo, ma non conosceva più la lingua
di sua madre.
Cominciò allora,
a girare di quartiere in quartiere, nei campi, tra i contadini, tra i pescatori,
annotando le parole che sentiva e pagando per ogni parola che non conosceva.
La fama si
diffuse ovunque: «Il poeta compra parole!».
Da allora, ovunque
andasse, si riunivano i poveri di tutte le isole, grandi e piccoli
assediandolo per
vendergli parole.
S.: «Abisso, fragranza, rugiada, sorgente, usignoli,
cielo, onda, lago, ignaro, profumo…»
Ragazza: «Veggente, dall’ombra
lieve»
S.: «Veggente, dall’ombra lieve»
R.: «Veggente, dall’ombra
lieve, dimmi, cosa hai visto stanotte?»
S.: «Notte piena di
prodigi, notte seminata di magia. Veg-gen-te,
dal-l’om-bra lie-ve»
Ecco come riuscì
a scrivere l’Inno alla libertà.
Scrisse anche altre poesie e un lungo poema
rimasto incompiuto intitolato Liberi Assediati.
Per tutta la
vita cercò di portarlo a termine, ma non fece in tempo, gli mancarono le parole.
Dionisios
Solomòs è il simbolo, insieme ad Andreas Kalvos, del profondo legame storico e
culturale che unisce Italia e Grecia.
Venerdì 24 e lunedì 27 maggio, all’Università La Sapienza si terrà un convegno
a loro dedicato:
L’isola di
Zante: ponte tra Grecia e Italia. Due poeti dell’Ottocento greco in Italia.
Solomòs e Kalvos.
Ingresso libero.
molto bello. ti linko subito sulla mia pagina di fb.
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